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Paesi candidati

Lo stato di «paese candidato» è concesso dal Consiglio europeo sulla base di un parere della Commissione europea, formulato a seguito della richiesta di adesione all’Unione europea (Unione) da parte di quel paese.

Tale stato di paese candidato non dà diritto all’adesione automatica all’Unione. La Commissione esamina la candidatura alla luce dei criteri di adesione (criteri di Copenaghen) e il processo di adesione inizia solo in seguito alla decisione unanime del Consiglio europeo di avviare i negoziati di adesione.

A seconda delle sue circostanze, al paese candidato potrebbe essere richiesto di avviare un processo di riforma nella prospettiva di allineare la sua legislazione all’attuale corpo di leggi e norme dell’Unione (noto come l’acquis) e di rafforzare le sue infrastrutture e amministrazioni. Durante il processo di adesione, il paese candidato riceve un aiuto finanziario e assistenza tecnica per aiutarlo a prepararsi all’adesione all’Unione.

Lo strumento di assistenza preadesione è il mezzo con il quale l’Unione europea sostiene le riforme nella regione dell’allargamento con assistenza finanziaria e tecnica dal 2007. L’ultima versione dello strumento, IPA III, è stata adottata a settembre 2021, dopo avere preso le necessarie misure a livello tecnico a seguito dell’accordo politico raggiunto con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea il .

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